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Sono un’operatrice del CD per malati di Alzheimer dove DARIA MACCARI trascorreva alcuni giorni della settimana.

Pensando a Daria e alla sua famiglia, alla parola SOLIDARIETA’ mi piace associare le parole VICINANZA E SOSTEGNO, perché è stato proprio attraverso il rapporto che c’era tra Daria e Letizia che abbiamo potuto imparare a conoscerla meglio e ad apprezzarla.

Per noi Daria non era solo l’anziana signora che con insistenza ci chiedeva dove era la sua casa e se qualcuno l’avrebbe riaccompagnata.

Non era solo l’anziana signora che ci rimproverava perché sosteneva che non la facevamo mangiare, anche se aveva appena terminato il suo pasto.

Per noi Daria era una donna dai modi eleganti, era una donna molto ironica e che sapeva cantare quasi sottovoce, ma con una grande musicalità.

Per noi Daria era stata sicuramente una madre affettuosa, perché il rapporto che c’era tra lei e sua figlia Letizia era veramente invidiabile.

Letizia era attenta e premurosa, consapevole della malattia della madre e con una grande disponibilità nei suoi confronti. Nel loro rapporto si percepiva la VICINANZA e il SOSTEGNO.

DARIA: noi tutte ti salutiamo ricordandoti quando recitavi: “Oh Gesù d’amore acceso non ti avessi mai offeso”  “Gesù, Giuseppe, Maria siate la salvezza dell’anima mia”.

Un bacio.