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UNITA’ PASTORALE COLLEGNO

Adorazione Eucaristica

 

“Il Pane della Comunione”

PARROCCHIA MADONNA DEI POVERI

 

  

SAC. “Dio onnipotente, fa’ che viviamo con rinnovato impegno questi giorni di letizia in onore del Cristo risorto, per testimoniare nelle opere il memoriale della Pasqua che celebriamo nella fede.” (Colletta)

  “IL PANE DELLA COMUNIONE”

 Lett.: Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. (…) chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. (Gv 6, 48-51;56)

 Lett.: “Cos’è infatti il pane? È il corpo di Cristo. Cosa diventano quelli che lo ricevono? Corpo di Cristo; ma non molti corpi, bensì un solo corpo. Infatti, come il pane è tutt’uno, pur essendo costituito di molti grani, e questi, pur non vedendosi, comunque si trovano in esso, sì che la loro differenza scompare in ragione della loro reciproca fusione; alla stessa maniera anche noi siamo uniti reciprocamente fra noi e tutti insieme con Cristo.” (San Giovanni Crisostomo)

 Canto al Vangelo (Gv 14,23)

T. Alleluia, alleluia.

“Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.”

T. Alleluia.

 +  Dal Vangelo secondo Giovanni: (Gv 15,9-17)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Parola del Signore.

 Pausa di Silenzio

 

G. «Se voi mi amate». Una volta di più Gesù sembra mettere una condizione ulteriore per poter vivere con Lui. Ciò potrebbe angustiarci. Se l’amore di Dio per noi dipende dal nostro amore per Lui, noi potremmo sentirci persi: mai arriveremmo a questo traguardo. In realtà il Risorto ci ricorda che il restare fedele ai comandamenti è, anzitutto, una questione dell’amore. La gabbia della Legge viene aperta dalla spinta dello Spirito. Veramente l’amore rompe ogni barriera. Allora i comandamenti non si rivestono del volto degli articoli del codice, ma sfociano nel solo comandamento che Gesù ci ha lasciato: «Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi». La piccola parola ‘come’ annuncia che Gesù ci ama per primo. Se noi ci lasciamo riempire da quest’amore, diventiamo, a nostra volta, capaci di amarci vicendevolmente.

 

 

Pausa di Silenzio

 

1L. L'amore viene dal Padre, passa attraverso il cuore di Gesù e giunge sino a noi.

Cel. «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi».

2L. Nemmeno Gesù pretende di essere la sorgente dell'amore. Egli è consapevole di ricevere l'amore dal Padre e di essere soltanto il mediatore di questo amore, colui che ce lo deve trasmettere.

1L. Gesù ci trasmette questo amore in modo molto attivo. Infatti, in questo stesso brano del Vangelo ci dice:

Cel. «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici».

2L. Questo è quanto egli stesso ha fatto.

1L. Nell'Ultima Cena ha ringraziato il Padre, che metteva nel suo cuore un amore infinito, a cui egli aderiva con tutto il suo essere umano e divino.

2L. Così intendeva offrire la propria vita per le persone amate: non soltanto per i suoi discepoli, ma anche per tutti gli uomini.

1L. Anche noi, come Gesù e in lui, dobbiamo accogliere con gratitudine l'amore che viene dal Padre e rimanere in esso, secondo il comando di Gesù: «Rimanete nel mio amore».

2L. Rimanere in questo amore, e non uscirne con l'egoismo, con il peccato e con ogni comportamento indegno della vocazione cristiana e umana, è un programma di vita meraviglioso, molto positivo; vuol dire vivere continuamente nell'amore.

1L. Gesù ci fa capire che il nostro amore non dev’essere soltanto un amore affettivo, un sentimento superficiale, ma un amore effettivo, un amore che si manifesta nell'osservare i suoi comandamenti.

2L. L'amore si deve manifestare nella vita concreta, nelle azioni; altrimenti è soltanto un amore illusorio.

1L. Gesù ci chiede di osservare i suoi comandamenti, che si riassumono in uno solo:

Cel. «Amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amati».

2L. Noi siamo amati da Gesù, e abbiamo il dovere di amare come lui ci ama.

1L. Ovviamente questo non lo possiamo fare se non abbiamo in noi il suo stesso cuore.

2L. Per amare come Gesù ci ama, dobbiamo accogliere in noi il suo cuore.

1L. L'Eucaristia ha lo scopo di mettere in noi il cuore di Gesù, in modo che esso sia veramente efficace nella nostra vita e tutta la nostra vita sia guidata dai suoi sentimenti generosi. Questo è l'ideale cristiano.

 

Tutti

 

Signore Gesù,

di fronte a Te, Parola di verità

e Amore che si dona,

come Pietro ti diciamo:

“Signore, da chi andremo?

Tu hai parole di vita eterna”.

Signore Gesù,

noi ti ringraziamo

perché la Parola del tuo Amore

si è fatta corpo donato sulla Croce,

ed è viva per noi nel sacramento

della Santa Eucaristia.

Fa’ che l’incontro con Te

Nel Mistero silenzioso della Tua presenza,

entri nella profondità dei nostri cuori

e brilli nei nostri occhi

perché siano trasparenza della Tua carità.

Fa’, o Signore, che la forza dell’Eucaristia

continui ad ardere nella nostra vita

e diventi per noi santità, onestà, generosità,

attenzione premurosa ai più deboli.

Rendici amabili con tutti,

capaci di amicizia vera e sincera

perché molti siano attratti a camminare verso di Te.

Venga il Tuo regno,

e il mondo si trasformi in una Eucaristia vivente. Amen.

  Canto:

 

Pausa di Silenzio

 

3L. Gesù ci mostra che il suo amore è pieno di delicatezza e di generosità:

Cel. «Voi siete miei amici [...]. Non vi chiamo più servi [...], ma vi ho chiamati amici».

4L. Per noi è una cosa straordinaria avere Gesù come amico: lui, il Figlio di Dio; lui, pieno di santità; lui, che è la perfezione stessa. Noi ne siamo indegni, ma è lui che vuole comunicarci la sua amicizia.

3L. Gesù poi ci dice che la sua amicizia si manifesta con la confidenza, con la comunicazione dei pensieri e dei sentimenti di Dio con la rivelazione divina.

4L. La vita cristiana è una vita di confidenza  con Gesù, e anche questa è una cosa meravigliosa. Ovviamente da parte nostra dobbiamo essere attenti ad accogliere le rivelazioni di amore che egli ci vuole fare.

3L. Se non preghiamo, se non meditiamo, non possiamo accogliere veramente ciò che Gesù ci vuole dire nel profondo del cuore.

4L. Vivere in questa intimità con Gesù, sapere ciò che egli vuole che facciamo in ogni circostanza, vivere nell'amore effettivo, essere guidati da Gesù, tutto questo è una cosa veramente straordinaria;

3L. Ma è anche ciò che corrisponde ai desideri più profondi del nostro cuore e che infonde in noi la gioia più perfetta, secondo le parole di Gesù:

Cel. «Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».

4L. Anche queste parole manifestano l'amore di Gesù per noi. Egli ci ama; perciò vuole comunicarci la sua gioia, che è la gioia del Figlio di Dio pieno di amore.

3L. Gesù vuol farci vivere in un amore costante, fedele e generoso, corrispondendo così alla nostra vocazione fondamentale.

4L. Infatti, Dio, che è amore, ci ha creati per comunicarci il suo amore, per farci vivere nel suo amore e per darci la vera gioia, la felicità perfetta, senza alcun'ombra di peccato e di egoismo.

3L. Per rendere possibile questo, Dio non ha esitato a dare il proprio Figlio.

4L. Nel battesimo Dio ci purifica con il sangue di suo Figlio.

3L. Nel sacramento della riconciliazione Gesù interviene come nostro avvocato, per difenderci e per purificarci dai peccati commessi dopo il battesimo; ci rende capaci di essere fedeli all'amore che viene da Dio.

4L. Dobbiamo ringraziare il Signore che ci rende partecipi di questo suo progetto di amore, ed essere consapevoli di dover progredire continuamente nell'amore.

 

Tutti

 

Gesù, Figlio amatissimo del Padre,

tu vieni nel mondo a insegnarci

il linguaggio ineffabile della Carità.

E come bambini ancora piccoli

vuoi che lo impariamo con i fatti,

con i gesti di ogni giorno.

Maestro divino, tu vuoi che conosciamo

 l’Amore del Padre che ha sacrificato te,

il suo cuore, per noi, per la nostra salvezza.

Aiutaci a non dimenticare questa “lezione”,

che diventa per noi compito impegnativo di vita.

Donaci la forza dell’Amore umile, perseverante,

aperto a tutti, poiché ciascuno è nostro fratello.

Per primo tu hai osservato il comandamento del Padre

e ci mostri in te stesso

l’esempio dell’Amore più grande.

Aiutaci a scoprire in quanti modi ogni giorno

è offerta anche a noi l’occasione

di dare la vita per gli altri

e donaci la forza di darla concretamente.

 

Pausa di Silenzio

Canto:

Meditazione

Preghiere spontanee

Padre Nostro

 

G. Vivere in relazione con te, Gesù, non significa accontentarsi di belle idee, di principi che entusiasmano, di parole piene di saggezza, di professioni di fede colme di luce. Tu ci chiedi di mettere alla prova la nostra relazione con te, di verificarne l’autenticità con un criterio semplice, ma sicuro. Tu ci domandi, infatti, di accogliere i tuoi comandamenti, di realizzarli, giorno dopo giorno, nelle scelte che costellano il nostro percorso quotidiano, con atteggiamenti concreti che rivelano la fedeltà a quanto tu ci hai insegnato. È così, infatti, incarnando le tue parole, anche quelle più esigenti, nella nostra storia, individuale e comunitaria, che noi permettiamo al tuo amore di modellarci, di trasformarci proprio come fa un vasaio con la sua argilla. È così che il tuo Spirito agisce in modo discreto, ma efficace, liberandoci da quanto risulta non conforme al Vangelo e portando a maturazione ogni seme deposto in noi.

 

Canto: Tantum Ergo

Tantum ergo Sacramentum

Veneremur cernui

Et antiquum documentum

Novo cedat ritui

Praestet fides supplementum

Sensuum defectui.

Genitori Genitoque

Laus et jubilatio

Salus, honor, virtus quoque

Sit et benedictio.

Procedenti ab utroque

Compar sit laudatio.

 

V Hai dato loro il pane disceso dal cielo.

R Che porta con sé ogni dolcezza.

 

O Padre, che nella morte e risurrezione del tuo Figlio hai redento tutti gli uomini, custodisci in noi l'opera della tua misericordia, perché nell'assidua celebrazione del mistero pasquale riceviamo i frutti della nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Amen

 

Elevazione del Santissimo Sacramento e Benedizione Eucaristica.  Al termine: Acclamazioni:

Dio sia benedetto.

Benedetto il  Suo Santo Nome.

Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.

Benedetto il Nome di Gesù

Benedetto il suo Sacratissimo Cuore.

Benedetto il suo Preziosissimo Sangue.

Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare.

Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.

Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.

Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione

Benedetta la sua gloriosa Assunzione.

Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre.

Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo.

Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.