IV. La missione che si incarna nei limiti umani
n. 41: molteplicità delle formulazioni -> limiti del linguaggio e delle circostanze nel deposito della dottrina cristiana «una cosa è la sostanza […] e un’altra la maniera di formulare la sua espressione; l’espressione della verità può essere multiforme, e il rinnovamento delle forme di espressione si rende necessario per trasmettere all'uomo di oggi il messaggio evangelico nel suo immutabile significato.
n. 42: irriducibilità del Vangelo -> non potremo mai rendere gli insegnamenti della Chiesa qualcosa di facilmente comprensibile e felicemente apprezzato da tutti. La fede conserva sempre un aspetto di croce,
una sintesi contro l’ansia da prestazione: Se si usa il vocabolario e il fraseggio delle persone normali e dei comuni credenti, si può stare sicuri che le effettive incomprensioni sono rare: gli ascoltatori che rifiutano l’annuncio evangelico, di solito non è perché non lo capiscono; è perché non gli piace. Card. Giacomo BIFFI, in Avvenire 21.11.08, estratto da Pecore e pastori. Riflessioni sul gregge di Cristo, Cantagalli, 2008 legge della gradualità (GP2) passo possibile (d. Campa) -> Un piccolo passo, in mezzo a grandi limiti umani, può essere più gradito a Dio della vita esteriormente corretta di chi trascorre i suoi giorni senza fronteggiare importanti difficoltà; non rinuncia al bene possibile.
Domanda: quali sono le pagine più “dure” del Vangelo?