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Le risposte alle domande rivolte dall'Unità Pastorale 45 al candidato Sindaco.

1. Sulla GIUSTIZIA SOCIALE e il WELFARE. Cosa pensa potrà fare per aiutare ad uscire dalle situazioni di evidente povertà che colpiscono quote significative della popolazione? In particolare come intende affrontare il problema della casa?

Si può pensare di creare un “tavolo delle povertà”, o comunque un organo permanente di coordinamento, progettazione e verifica degli interventi a sostegno delle situazioni di povertà, che dia un maggior ruolo di protagonismo al privato sociale? In particolare come intende relazionarsi con le Caritas Parrocchiali e il Centro d’Ascolto Frassati?

Risposta: Nessuno deve essere lasciato indietro. Il Comune deve farsi carico di tutelare tutti i cittadini ed in particolare le classi più deboli infanzia, anziani, ecc.) facendo in modo di distribuire opportunamente le proprie risorse interfacciandosi con tutti gli enti pubblici, privati e di volontariato esistenti, nell’ottica di ottimizzare le azioni sul proprio territorio per il massimo beneficio ai cittadini. Il MoVimento 5 Stelle intende farsi portavoce dell’innovazione rivolta ad una maggiore efficienza e ad un migliore servizio per il cittadino.

Ottima l’idea di creare un tavolo delle povertà che analizzi e verifichi gli interventi e la collaborazione con le Caritas Parrocchiali e i centri di ascolto. Infatti la nostra prima proposta del programma in ambito prolitiche sociali e abitative prevede la mappatura del disagio sociale e potenziamento e messa in rete dei servizi socialmente utili: piena collaborazione con le strutture e le associazioni esistenti, per valutare insieme metodi e iniziative, rivolte a migliorare i servizi ed a razionalizzazione i costi (all’interno del fondamentale contesto della lotta agli sprechi). Di seguito alcune proposte contenute nel programma partecipato costruito insieme ai cittadini collegnesi.

Promuovere progetti di coabitazione (cohousing): studiare soluzioni di coabitazione, che possano rispondere ad esigenze di persone in difficoltà e favorire la socializzazione. Semplificare l’adozione di interventi e servizi tesi a rendere fruibile l’ambiente comune da parte di persone con problemi di mobilità. Eventuale intermediazione del Comune per proporre in affitto ai meno abbienti alloggi sfitti a canoni agevolati.

Promozione e potenziamento del concetto di “punto d’ascolto”: venire incontro alla preoccupante crescita del disagio sociale intergenerazionale favorendo lo sviluppo del servizio di pronto intervento per piccole necessità a domicilio degli anziani soli (aiuto domestico, commissioni, spesa, ecc...) anche in collaborazione con le associazioni di volontariato, con creazione Sportello Anziani in ogni quartiere, con eventuali servizi a domicilio (consegna farmaci da gestire tramite volontari coordinati dal comune). Sinergia con medici di base (task force con GPs, Anziani, Volontari).

Lavori verdi: creazione di nuovi posti di lavoro grazie alla Green Economy e all’applicazione della strategia Rifiuti Zero (raccolta porta a porta, centri di trattamenti dei rifiuti, ecc.).

Ricollocazione ed impiego: dare sostegno al reddito dei lavoratori precari, disoccupati, in mobilità, in cassa integrazione a zero ore, ai giovani e per le donne, in cambio di attività lavorative comunali.

2. Sui “SOLDI DEI CITTADINI”. Su scala nazionale si fa un gran parlare di lotta all’evasione fiscale, di episodi di corruzione, di tagli più o meno lineari. A Collegno si è fatto un gran parlare dell’aumento di impianti autovelox, ma anche della non ancora del tutto chiarita vicenda della TOP. Con quali criteri intenderà agire su questi temi? Cosa farà per evitare sprechi dei soldi dei contribuenti, situazioni di incompatibilità degli amministratori, occasioni di privilegio o al contrario di penalizzazione ingiustificate?

Risposta: Taglio del 10% dello stipendio del Sindaco, diminuzione numero di assessori e rifiutare i doppi incarichi elettivi, blocco delle consulenze ovunque possibile e valorizzazione delle professionalità presenti nell'organico del Comune incentivando la multidisciplinarietà con un controllo partecipativo della qualità dei servizi comunali tramite questionari di valutazione della soddisfazione dei cittadini (eventualmente online per ridurre i costi).

Introduzione di cittadini controllori nei consigli di amministrazione delle partecipate comunali e obbligo, in visione di spese e opere importanti, di consulta con i cittadini tramite assemblea pubblica e consultazioni online; controllo accurato sia delle società attualmente partecipate dal Comune sia di quelle partecipate negli ultimi degli ultimi anni e scelta dei dirigenti e consiglieri in base ai CV e alla competenza tecnica (non secondo logiche di spartizione partitiche); maggiore trasparenza sulle società partecipate e sulle consulenze di cui usufruiscono per utilizzo più oculato degli investimenti delle società pubbliche; trasparenza e informazione al cittadino (individuando eventuali responsabilità di gestione o ricadute su bilancio comunale, territorio e servizio al cittadino) riguardanti le società Cidiu, Top e Punto Ambiente, e delle discariche presenti a Savonera, con particolare attenzione ai Cascina Gaj che necessiterebbe di bonifica per contaminazione del suolo.

Analisi e verifica conti comunali, fidejussioni, indebitamenti, sponsorizzazioni, contratti di servizi, contributi erogati ad associazioni e comitati, effettiva copertura fallimento società partecipata Top e impianto Punto Ambiente, servizi diversi, consulenze e incarichi esterni; facilitazione dell’accesso ai dettagli dei dati riportati sul bilancio e produzione di un consuntivo che sia comprensibile ai cittadini attivi interessati; introduzione di meccanismi di controllo sull’efficienza e l’efficacia della gestione casse comunali, quali indicatori di performance, che mettano in relazione quanto previsto con gli obiettivi effettivamente raggiunti; ridurre le consulenze esterne e prediligere le competenze già all’interno del Comune nell'ottica di un abbassamento dei costi della macchina comunale, e investimenti nella formazione del personale affinché acquisiscano le competenze tecniche necessarie per svolgere le attività. Pubblicazione sul sito comunale, delle consulenze/servizi offerti al Comune, con motivazione a giustificazione della spesa.

3. Sul CONTROLLO DEL TERRITORIO. Ogni cittadino che sia vittima di scippi, furti in appartamento, danneggiamento di auto per le strade reclama un maggior controllo del territorio. Come pensa di far intervenire l’Amministrazione Comunale su questo aspetto?

Risposta: Maggiori passaggi da parte delle forze dell'ordine soprattutto nelle zone più "nascoste" o meno frequentate al fine di gestire meglio i luoghi periferici e verifica possibilità maggiore presenza sul territorio, con eventuale video sorveglianza nei luoghi più critici.

Istituiremo un Tavolo di coordinamento sull’ordine pubblico (con forze dell’ordine e altre istituzioni) esaminando prontamente i problemi di sicurezza posti dai comitati di quartiere e dalla cittadinanza e garantendo risposta a tutte le segnalazioni.

4. Sulla DIMENSIONE SOCIALE DEL COMMERCIO. Il commercio di vicinato è espressione importante di luoghi dove si creano relazioni e rapporti tra le persone. Come intende procedere per sostenerlo? Il proliferare dei grandi centri commerciali aperti “tutti i giorni” ha, tra l’altro, indebolito il valore della domenica come giorno di riposo collettivamente riconosciuto. Per quanto di pertinenza dell’Amministrazione Comunale, cosa intende fare in proposito?

Risposta: Il Movimento 5 stelle ha già presentato un progetto di legge in Parlamento contro la liberalizzazione delle aperture degli esercizi commerciali poichè secondo alcuni studi, aumentare le giornate di apertura non porta ad un'automatica crescita del fatturato, mentre comporta un sicuro aumento di costi e una pressione sui lavoratori che vengono oberati da turni di lavoro. Solo la grande distribuzione può sostenere aperture sette giorni su sette e, mentre i consumi si spostano al fine settimana, i piccoli esercizi commerciali soccombono desertificando i centri storici e cambiando per sempre il panorama delle nostre città italiane, tradizionalmente fatte di piccole botteghe, un patrimonio che costituiva da sempre anche un tessuto connettivo sociale.

Si intende dunque porre un argine ai danni provocati dalla liberalizzazione delle aperture voluta da Monti, e iniziata dai suoi predecessori, e si propone di tornare ad un contesto di regolazione gestito dagli enti locali. Questa battaglia non riguarda solo il settore commerciale ma è una battaglia per la qualità di vita.

Priorità del programma del Movimento 5 Stelle Collegno è la promozione dello sviluppo del territorio e dell'occupazione. Risanare le finanze pubbliche e riformare la struttura economica permetterà di realizzare investimenti capaci di stimolare il rilancio dell’economia locale. La disoccupazione ha raggiunto livelli inaccettabili e socialmente inammissibili. La colonna portante della nostra economia sono le imprese, soprattutto le PMI che, con un carico fiscale sempre più pesante, la difficoltà ad ottenere i finanziamenti necessari allo sviluppo e anche i noti problemi legati al costo del lavoro, si trovano nella condizione di non poter fare gli investimenti necessari e quindi creare nuovi posti di lavoro. La nostra priorità è quindi quella di creare nuove opportunità di occupazione nel nostro territorio. Appoggeremo e promuoveremo chiunque abbia delle valide e concrete idee per aiutare la nostra economia, il nostro territorio e il nostro ambiente sviluppando iniziative quali: orti sociali, pulizia dei boschi, creazione di eventi, rifiuti zero, marketing territoriale, rivalutazione dei progetti accantonati e dei consorzi, creazioni di cooperative sociali autogestite dai lavoratori. Ecco a seguire gli impegni che intendiamo assumerci come MoVimento 5 Stelle Collegno:

Agevolazioni fiscali per quelle aziende che apriranno nuove attività produttive sul territorio collegnese; ricollocazione ed impiego, dando sostegno al reddito dei lavoratori precari, disoccupati, in mobilità, in cassa integrazione a zero ore, ai giovani e per le donne, in cambio di attività lavorative comunali (pulizia strade, eventi, pedibus, aiuto agli invalidi ed agli anziani, ecc.) valutando anche le liste presenti nel Centro Per l’Impiego; tavolo di lavoro permanente per l'incontro con associazioni di categoria (CNA, CCIIA, ASCOM, CIA, ecc.) e la cittadinanza; possibilità per le nuove attività, come imprese e negozi aperti da nuovi imprenditori locali, di avere locazioni agevolate locali comunali in disuso; locazione agevolata a ore di locali comunali per giovani professionisti abilitati per consentire loro di iniziare ad esercitare la professione con i pochi clienti iniziali; piattaforma di crowdsourcing comunale (sito Web di committenza di lavoro professionale) per far incontrare le necessità delle imprese del territorio con l’offerta da parte di liberi professionisti, precari e partite IVA.

Nel programma ci sono altre proposte tra le quali lo stop alla proliferazione dei centri commerciali e il sostegno dell’economia locale, anche facilitando l’accesso al fondo di garanzia con le banche per le Piccole e Medie Imprese istituito dal MoVimento 5 Stelle a livello parlamentare con il ricavato dal taglio degli stipendi dei parlamentari a 5 stelle.

5. Sul GIOCO D’AZZARDO. Qualcuno l’ha definita una “tassa occulta”, che per di più è collegata a preoccupanti elementi di  degrado sociale. La Città è piena di locali che promuovono forme varie di gioco d’azzardo. Come pensa di agire per arginare il fenomeno? 

Risposta: Il gioco d'azzardo patologico (o ludopatia) è un disturbo del comportamento rientrante nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo degli impulsi e delle cosiddette "dipendenze comportamentali"

Ha una forte attinenza con la tossicodipendenza e anche se legalizzato, modello “bingo” o “slot-machines”, sta rovinando moltissime famiglie e rischia di favorire l’infiltrazione mafiosa e le Amministrazioni locali dovrebbero essere più attente ed evitare il proliferare del gioco d’azzardo nel territorio di loro competenza. Lo Stato oggi è totalmente in perdita con il gioco d'azzardo. Dai danni sociali di miliardi di euro, alla mancata Iva sui consumi (4 miliardi di euro l'anno) che va in fumo nell'illusione dell'azzardo con le videolottery e slot in direzione paradisi fiscali. Tutti soldi sottratti ai consumi e l'economia reale: acquisti di beni e servizi, posti di lavoro!

Il Movimento 5 stelle in Parlamento, supportato anche da alcune indagini giornalistiche, ha portato agli occhi dell'opinione pubblica lo scandalo dell'evasione di 98 miliardi di euro sulle Slot Machine, ridotti a soli 300 milioni di euro con l'ultimo condono targato Letta-Pd-Pdl. Ma anche le lobbies presenti in Parlamento che vanno a infiltrare queste ed altre decisioni sull'argomento, magari contribuendo alle elezione di qualche "uomo di riferimento". Senza dimenticare l'emendamento votato da tutti i partiti (tranne il M5S) che addirittura penalizza gli Enti Locali che combattono questa piaga sociale.

Nell’era "multimediale" la figura del giocatore d’azzardo subisce una "evoluzione": prima era facilmente individuabile, “segregato” nei luoghi a lui deputati, ora chiunque sia in possesso di un computer collegato a internet e di una carta di credito può diventare un giocatore compulsivo. Il gioco on-line è estremamente pericoloso da questo punto di vista, perché nella solitudine della propria casa il giocatore non ha freni, né inibitori né pratici: ha infatti la possibilità di accedere al gioco sempre, senza incorrere nello sguardo giudicante altrui. Viene in questo modo a mancare la funzione socializzante del gioco, che diviene un rituale solitario e una compulsione. Anche qui, come in altre net-patologie, il soggetto rimane imprigionato in un circolo vizioso, al punto da trascurare, nei casi patologici, i rapporti umani, sociali e familiari.

In Italia la cura del gioco d'azzardo patologico è piuttosto recente. In alcune regioni SerT (Servizi per le dipendenze patologiche delle ASL) hanno istituito specifiche équipe (composte da medici, psicologi, assistenti sociali, educatori, infermieri) che si occupano di diagnosi e cura del gioco d'azzardo patologico. Esistono inoltre associazioni che si occupano di auto mutuo aiuto, tra le quali i Giocatori Anonimi. Proposte da programma sono la dis-promozione sociale delle macchinette del gioco d’azzardo per limitarne l’utilizzo (http://www.vita.it/noslot/lecco-una-sentenza-che-fa-scuola.html) e promozione alternative dove si possano sviluppare iniziative e progetti legati all’arte, alla musica, al teatro, alla pittura, allo sport, alla cultura e alla crescita del senso civico nei nostri giovani. Prevenzione dei rischi connessi alla ludopatia, tramite attività scolastiche ed extrascolastiche di comunicazione e discussione tra pari e con esperti, e realizzazione punti informativi e sportelli di ascolto per cittadini in difficoltà connesse.

6. Su AMBIENTE e SOBRIETA’. La salvaguardia dell’ambiente, che i credenti chiamano non a caso “Creato”, passa anche attraverso la promozione di stili di vita sobri. Come intenderà muoversi su questo ambito? 

Risposta: In premessa il MoVimento 5 Stelle sottolinea la volontà di pianificare una strategia che abbia un orizzonte anche a lungo termine, con l’ottica di una “Transition Town” e che non consideri solamente le attività da applicare nel breve periodo. Prevediamo che per tutto il periodo dei cinque anni di amministrazione servirà una capillare serie di eventi formativi di educazione ambientale, con la collaborazione di tutte le associazioni ambientaliste, rivolti non solo alle scuole ma a tutti i cittadini di Collegno.

Intendiamo applicare la strategia Rifiuti Zero che si propone di riprogettare la vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti, facendo tendere la quantità di rifiuti da conferire in discarica allo zero. Si contrappone alle pratiche che prevedono necessariamente un processo di incenerimento o discarica. Il processo assomiglia al riutilizzo delle risorse fatto dalla natura. La gestione e il riuso dei materiali di scarto dà vita ad attività pubbliche e private volte a generare nuove figure lavorative. Il rifiuto dovrà essere considerato una risorsa coinvolgendo i cittadini con una totale trasparenza dei risultati. Nel programma sono elencati tutti gli interventi a supporto.

Altre proposte riguardano la riduzione dell'inquinamento in città riducendo il traffico veicolare, incentivando l'uso delle biciclette e mezzi ecologici, incentivando l'abolizione degli impianti di riscaldamento obsoleti e lavando le strade. Tutela del verde pubblico, protezione di giardini e piazze. Rendere visibili (sul sito del comune, su cartellonistica elettronica stradale e su periodici) i dati di rilevamento ambientali con segnalazione dei limiti previsti dalla legge. Particolare attenzione sul risparmio energetico e le energie alternative. Stop al consumo del territorio e a ulteriori cementificazioni, bloccando la costruzione di nuovi quartieri e favorendo invece il recupero e il restauro del patrimonio edilizio esistente, e comunque costruendo sulle aree da riqualificare e non su aree verdi, agricole o poco densamente abitate. Costruire una banca dati che descriva la situazione del territorio comunale, acquisendo i documenti elaborati dalle pubbliche amministrazioni e coinvolgendo Comitati di Quartiere e cittadini di Collegno per censire le attività e i siti che generano impatti ambientali e ricadute sulla popolazione e sulla matrice suolo

7. Sui DISABILI. Quali spazi avranno i disabili per un inserimento effettivo nella società collegnese?

Risposta: Siamo a disposizione per proposte di associazioni o singoli cittadini che possano migliorare tutti gli aspetti e assicurare il più possibile pari opportunità. Nello specifico, citando alcune delle proposte del programma partecipato, in ambito scolastico abbiamo previsto una verifica supporto per gli alunni con disabilità motoria e cognitiva (come da mansionario dei collaboratori scolastici), ristrutturazione a norma servizi igienici per i bimbi disabili e la possibilità autofinanziamento mezzi assistenza disabili disponibili per piccoli spostamenti, utilizzabili anche per altri servizi sociali. In ambito mobilità abbiamo previsto l'adeguamento dei percorsi pedonali soprattutto per i disabili, abbattendo le barriere architettoniche (PEBA) che ancora sono presenti in tutto il territorio collegnesi, tutelando gli attraversamenti pedonali e adottando un documento di pianificazione della mobilità sostenibile, coordinato con gli strumenti di pianificazione territoriale, orientato al soddisfacimento delle esigenze di mobilità di ogni genere.

Percorsi per l’autonomia: favorire l’integrazione dei diversamente abili e gli invalidi civili coinvolgendo le associazioni di riferimento per creare opportunità di vita indipendente. Inoltre promuoveremo gruppi di volontariato, banca ore, mettendo in primo piano il valore di comunità e il principio che “nessuno deve rimanere indietro”.

8. Sulla FAMIGLIA. L’ultima trovata è sostituire alla dicitura “padre-madre”, quella di “genitore 1 – genitore 2”. Ma non c’è limite al peggio. Come intende valorizzare la famiglia, che secondo l’art.29 della Costituzione è “società naturale fondata sul matrimonio”? 

Risposta: A questa domanda, che a mio parere non ha una collocazione specifica su un programma amministrativo, un servizio, una necessità del territorio, ma che sicuramente tende a conoscere meglio il candidato sindaco, rispondo con opinione personale poichè la questione specifica madre-padre/genitore1-genitore2, in questi termini non è stata affrontata nelle riunioni partecipative, o non è stato proposto alcun indirizzo da parte dei cittadini ai banchetti, riunioni, serate, che da circa 6 anni effettuiamo come attività sul territorio. Leggendo il programma troverete proposte che sostengono nei vari ambiti il supporto alle famiglie e servizi connessi.

Sicuramente l'impegno è combattere ogni forma di discriminazione in materia di razza o di origine etnica, di religione o di convinzioni personali, di disabilità, di età, di sesso e di orientamento sessuale. Se la finalità di tale cambiamento dicitura è quella di non discriminare i ruoli genitoriali che potrebbero, in linea di principio, essere assunti indistintamente da due uomini, due donne, un uomo e una donna, occorrerebbe prima rendere attuabile tale possibilità. L'unione di due persone, secondo l'ordinamento giuridico italiano, trova pieno riconoscimento solo attraverso il matrimonio, istituto inaccessibile alle coppie dello stesso sesso. In alcuni paesi europei, oltre l'adozione da parte di coppie dello stesso sesso, vengono celebrate nozze gay. Germania, Finlandia e Groenlandia, pur non consentendo l'adozione da parte di coppie dello stesso sesso, riconoscono a chi è in convivenza registrata, con una persona di sesso uguale, l'adozione dei figli naturali e adottivi del partner.

Quindi è più una discussione di principio che di sostanza. Non esistendo, nei fatti, alcuna possibilità ancora per una coppia gay di sposarsi, adottare un figlio, ed essere non più mamma o papà ma semplicemente genitore. La discussione di sostanza dovrebbe considerare che oramai le famiglie ‘’non tradizionali’’ e le famiglie ricomposte sono una realtà molto diffusa anche in Italia e dovrebbe esserci spazio di firma anche per gli eventuali compagni/coniugi, senza distinzioni, che ogni giorno si prendono veramente cura dei figli anche se non biologicamente genitori naturali. Perchè è questo che dovrebbe interessarci. Molti dei nostri figli hanno due mamme o due papà, causa separazioni o divorzi, o sono monogenitori anche solo per la prematura scomparsa del coniuge. Inoltre, sempre se mettiamo al centro della discussione tutti i bambini e non solo la famiglia tradizionale, dovrebbe esserci spazio per gli educatori degli istituti, gli adulti di riferimento delle case famiglie. Non tutti, purtroppo, hanno la fortuna di vivere nella casa del Mulino Bianco. Molti bambini hanno alle spalle situazioni difficili che si porteranno dietro per tutta la vita. Sarebbe molto più semplice e inclusivo una dicitura del genere: “Nome e cognome del-dei genitore/i o di chi ne fa le veci”.

9. Sul rapporto con le PARROCCHIE. L’ultimo bilancio approvato assegna 124.000 euro al Canile Municipale e 50.000 euro alle Parrocchie. Intende continuare così? Più in generale, come intende valorizzare, concretamente, il ruolo delle Parrocchie nella vita della Città? 

Risposta: Relativamente alle assegnazioni da bilancio, esse faranno parte di un’indagine per capire le reali necessità con il coinvolgimento attivo delle realtà del territorio collegnese, seguendo il principio della trasparenza totale del bilancio e delle spese del Comune, per conoscere effettivamente come vengono spesi i soldi dei cittadini collegnesi. Inoltre abbiamo previsto l’adozione del metodo del bilancio partecipativo, permettendo ai cittadini di scegliere tramite pubbliche consultazioni a quali servizi o progetti dedicare una parte del bilancio comunale, che possono riguardare a 360° ogni ruolo nella vita della Città.

Una proposta concreta inserita nel nostro programma, oltre alla richiesta di partecipazione, è quella che propone un rilancio del settore turistico-culturale della nostra Città, tramite la realizzazione di percorsi ciclopedonali didattici e turistici, per visite nelle aree archeologiche, romane, longobarde e medievali, presenti sul territorio di Collegno e comuni limitrofi. Percorsi tematici e aree di sosta che si possano integrare con quelli previsti dalla “Corona di Delizie”, pannelli informativi illustranti la storia del sito. In questo contesto sono inclusi i luoghi di culto e le eventuali attività proposte ad integrarne il percorso.